Se qualcuno ci ricordasse più spesso che sopra quei pochi centimetri quadrati noi carichiamo tutto il peso del nostro corpo, forse avremmo più considerazione dei nostri poveri piedi.
I piedi sono il prodotto di ingegneria meccanica più straordinario che esista in natura e proprio per questo motivo a quell’arco plantare si è ispirata tutta l’ingegneria/ l’architettura edile.Pensiamo al Colosseo , a San Pietro, al ponte di Rialto…..!!!!
Conservare la naturale mobilità e funzionalità degli archi del piede diventa quindi indispensabile per garantire al corpo intero la massima efficienza ed economia del movimento, proprio come la natura ha progettato per noi.
Molto spesso il mio compito diventa quello di aiutare a ripristinare la fisiologica elasticità del piede-caviglia e  la ricettività della pianta per risolvere altri problemi.
Un trauma al ginocchio, un problema all’anca ,un dolore alla schiena può facilmente trovare la sua risposta nella perdita del naturale appoggio a terra del piede-caviglia.
Soprattutto piede, ginocchio, anca e
anca, ginocchio e piede controlaterale vanno intesi come un continuum ,cioè come una catena chiusa (mi piace pensare al gioco del domino) con un rapporto strettissimo di interdipendenza tra le articolazioni che la compongono.
Ci siamo mai chiesti perché i podisti più veloci siano sempre stati  gli africani?E perché i calciatori più famosi i brasiliani?
Perché  non possedevano le scarpe e i loro piedi erano abili e liberi di svolgere tutte le funzioni che madre natura aveva previsto per loro su qualsiasi terreno.
Piedi elastici per scattare veloci come il vento, piedi sensibili per danzare con il pallone..
Ovviamente non vi proporrò di andare scalzi , ma sicuramente un progetto possesso dei nostri piedi e delle loro straordinarie( e per tanti sconosciute) potenzialità!!
Basta a portare a spasso due cadaveri dentro le nostre scarpe!